mercoledì 12 dicembre 2018

Via Raffaello , automobilista rapinato di notte: forse esploso un colpo di pistola




Ancor un fatto di criminalità a Sant'Elia. Ed ancora una volta accade nella zona di Piazza Raffaello. Sempre perplessi sul totale immobilismo da parte delle due Parrocchie del Quartiere rispetto a questi accadimenti che dimostrano il totale vuoto valoriale e la immoralità dilagante fra i giovani -e meno giovani- che il Vescovo e la Chiesa affida loro, riportiamo integralmente l'articolo di Brindisi Report: 


Automobilista rapinato in città: forse esploso un colpo di pis
Lo hanno bloccato e sotto la minaccia delle armi, forse dopo aver esploso un colpo a scopo intimidatorio, lo hanno costretto a uscire dall’auto. Un uomo alla guida di un’Audi A4 station Wagon ha subito una rapina la scorsa notte (fra martedì 11 e mercoledì 12 dicembre) in via Raffaello, al rione Sant’Elia. L’episodio si è verificato intorno all’1.
L’uomo, residente a Ostuni, ha rallentato per la presenza di alcuni transenne. A quel punto due persone con volto coperto da passamontagna hanno aperto lo sportello e lo hanno fatto scendere dall’auto. Poi si sono impossessati della macchina e sono fuggiti. In quei concitati momenti, pare che un bandito armato di pistola abbia esploso un colpo.
La dinamica dei fatti è al vaglio del poliziotti della Sezione volanti della questura di Brindisi al comando del vicequestore Vincenzo Maruzzella, recatisi sul posto per i rilievi del caso, su richiesta dell’automobilista. Le forze dell’ordine acquisiranno le immagini riprese dalle telecamere della zona. Il timore è che l’auto di grossa cilindrata possa essere impiegata in altre azioni delittuose. 



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martedì 20 novembre 2018

Rifiutiamo di pagare il canone a chi insulta i nostri padri come Angela ...





Le parole di Silvana De Mari sono chiare ed eloquenti. Per conoscere meglio la vicenda di cui parla CLICCA QUI 

giovedì 15 novembre 2018

TENTATO OMICIDIO IN PIAZZA RAFFAELLO - Una riflessione

Nella tarda serata di Domenica 11 Novembre alcuni colpi di arma da fuoco hanno colpito un giovane nei pressi di Piazza Raffaello. La vittima dell'agguato ha riportato la frattura della mandibola. Un episodio (clicca qui per i dettagli)  che così viene commentato da una santeliese: 



Tentato omicidio in piazza: giovane raggiunto al mento da colpi di arma da fuoco
Vivo da oltre quarant'anni nel quartiere Sant'Elia e di queste notizie ne ho purtroppo ascoltate tantissime , eppure ogni volta è una ferita forte al cuore ! Sono le strade che frequentiamo e soprattutto la gente che abitualmente incontriamo, nei negozi, nelle piazze,nei vicoli, negli autobus di linea, nelle scuole, nelle parrocchie, (sono infatti due le parrocchie nel quartiere)! 

Amo il mio quartiere, la sua gente. . . avevo nove anni quando con la mia famiglia ci trasferimmo dal centro storico a Sant’Elia. Penso alle due grandi Agenzie educative presenti nel quartiere: 1) la Scuola (con i suoi tre gradi: Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado), frequentata da centinaia di ragazzi e rispettivi genitori, 2) le due Parrocchie , frequentate da centinaia di famiglie. Entrambe le “Agenzie” dovrebbero lavorare insieme , collaborare tra loro per gli stessi obbiettivi : educare alla Legalità, al Rispetto degli altri , all’ Amore verso tutti, alla Generosità reciproca, alla Pace !

Quanti “Progetti" sulla “carta”, riconosciuti dallo Stato, con tanto di approvazione; Quanti “Incontri" ufficiali con Assessori e sindaci; Quante “Cene di Beneficenze" ecc. . . Ma chi sa parlare davvero al CUORE dei RAGAZZI e alle loro FAMIGLIE ? Il segreto è saper parlare al loro cuore dei ragazzi, ogni giorno , nelle aule scolastiche , ogni domenica tra i banchi delle chiese , nelle aule parrocchiali ! ! ! Impariamo a parlare , con amore, al cuore dei ragazzi, non dall’ “alto di una cattedra” , ma da un cuore “chinato" verso di loro, per un servizio vero e sincero ! ! ! Sono insegnante da 31 anni e di ragazzi me ne intendo.



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martedì 16 ottobre 2018

le due Parrocchie di Sant'Elia unite nel Cuore di Gesù

Oggi, 16 Ottobre, memoria liturgica di Santa Margherita Maria Alacoque, le due comunità parrocchiali del Quartiere si ritrovano per l'ennesima volta: il motivo dell'unione odierna è proprio la festa della santa francese che, destinataria e depositaria di importantissime rivelazioni del Signore Gesù, è stata la scintilla dell'autentica devozione al Sacro Cuore successivamente propagata attraverso l'Apostolato della Preghiera (ADP)

E proprio i due gruppi dell'ADP oggi, nel festeggiare la grande mistica, celebrano l'unità delle due parrocchie santeliesi. Il ritrovo è presso la chiesa "Cristo Salvatore" alle 18 per il Santo Rosario ed alle 18.30 la Celebrazione Eucaristica. 


Di seguito riportiamo la comunicazione ufficiale dell'evento: 

Le due parrocchie del quartiere unite questa sera per la Festa di Santa Margherita M. Alacoque

santa-margherita-large
Ci ritroveremo insieme come parrocchie del quartiere nella serata di oggi Martedì 16 ottobre per la FESTA DI SANTA MARGHERITA M. ALACOQUE presso la Parrocchia Cristo Salvatore secondo il seguente programma:
Ore 18,00 S. Rosario
Ore 18,30 S. Messa con la presenza dell’Apostolato della preghiera
La memoria di Santa Margherita Maria Alacoque, francese, è legata alla diffusione della devozione del Sacro Cuore, una devozione tipica dei tempi moderni, e promossa infatti soltanto tre secoli fa, quando soffiò sulla Francia il vento gelido del Giansenismo, foriero della tormenta dell’Illuminismo.
All’origine della devozione al Cuore di Gesù si trovano due grandi Santi: Giovanni Eudes e Margherita Maria Alacoque. Del primo abbiamo già parlato il 19 agosto. dicendo come questo moschettiere dell’amore di Gesù e Maria fosse il primo e più fervido propagatore del nuovo culto.
Santa Margherita Maria Alacoque, da parte sua, fu colei che rivelò in tutta la loro mirabile profondità i doni d’amore dei cuore di Gesù, traendone grazie strepitose per la propria santità, e la promessa che i soprannaturali carismi sarebbero stati estesi a tutti i devoti del Sacro Cuore.
Nata in Borgogna nel 1647, Margherita ebbe una giovinezza difficile, soprattutto perché non le fu facile sottrarsi all’affetto dei genitori, e alle loro ambizioni mondane per la figlia, ed entrare, a ventiquattro anni, neII’Ordine della Visitazione, fondato da San Francesco di Sales. Margherita, diventata suor Maria, restò vent’anni tra le Visitandine, e fin dall’inizio si offrì ” vittima al Cuore di Gesù “. In cambio ricevette grazie straordinarie, come fuor dell’ordinario furono le sue continue penitenze e mortificazioni sopportate con dolorosa gioia. Fu incompresa dalle consorelle, malgiudicata dai Superiori. Anche i direttori spirituali dapprima diffidarono di lei, giudicandola una fanatica visionaria. ” Ha bisogno di minestra “, dicevano, non per scherno, ma per troppo umana prudenza.
Ci voleva un Santo, per avvertire il rombo della santità. E fu il Beato Claudio La Colombière, che divenne preziosa e autorevole guida della mistica suora della Visitazione, ordinandole di narrare, nella Autobiografia, le sue esperienze ascetiche, rendendo pubbliche le rivelazioni da lei avute.
“Ecco quel cuore che ha tanto amato gli uomini”, le venne detto un giorno, nel rapimento di una visione: una frase restata quale luminoso motto della devozione al Sacro Cuore. E poi, le promesse: “Il mio cuore si dilaterà per spandere con abbondanza i frutti del suo amore su quelli che mi onorano”. E ancora: “I preziosi tesori che a te discopro, contengono le grazie santificanti per trarre gli uomini dall’abisso di perdizione”.
Per ispirazione della Santa, nacque così la festa del Sacro Cuore, ed ebbe origine la pratica pia dei primi Nove Venerdì del mese. Vinta la diffidenza, abbattuta l’ostilità, scossa la indifferenza, si diffuse nel mondo la devozione a quel Cuore che a Santa Margherita Alacoque era apparso “su di un trono di fiamme, raggiante come sole, con la piaga adorabile, circondato di spine e sormontato da una croce”. E’ l’immagine che appare ancora in tante case, e che ancora protegge, in tutto il mondo, le famiglie cristiane.

sabato 25 agosto 2018

MEDJUGORJE – Messaggio del 25 Agosto 2018




Cari figli! Questo è tempo di grazia. Figlioli, pregate di più, parlate di meno e lasciate che Dio vi guidi sulla via della conversione. Io sono con voi e vi amo con il mio amore materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


venerdì 15 giugno 2018

PADRE AMORTH SULLA MASSONERIA

E' don Massimo Mengasi il nuovo Parroco di "Cristo Salvatore"

E' di pochissime ore fa la Comunicazione ufficiale da parte della Diocesi: don Massimo Mengasi è il nuovo Parroco della "Cristo Salvatore" la "chiesa nuova" del Quartiere Sant'elia, quella che comprende tutta la zona occidentale del Territorio. 

Dopo essere stato per lunghi anni (ben 15!) il Vicario Parrocchiale ora a don Massimo è ufficialmente affidata la Parrocchia "Cristo Salvatore". 

In questa foto l'Arcivescovo Domenico Caliandro e con don Sergio Vergari e don Massimo Mengasi nella Sacrestia della Parrocchia Cristo Salvatore


Successivamente torneremo su questa "notizia": qui ci limitiamo a dire che don Massimo è, appunto, il nuovo Parroco (don Sergio Vergari  lascia la guida della parrocchia:  l’Ordinariato militare per l’Italia lo ha nominato  sacerdote collaboratore per l’assistenza spirituale di tutto il personale militare di Brindisi). Tutto immutato, invece, nella “chiesa madre” del Quartiere ossia la “San Lorenzo da Brindisi” dove resta parroco il mesagnese don Paolo Zofra. A tutti buon lavoro ed al Vescovo l’augurio di una ripresa seppure graduale: a lui le nostre preghiere ed il nostro filiale affetto.


venerdì 8 giugno 2018

VIDEO - APPELLO FINALE AI CITTADINI DI BRINDISI DEL CANDIDATO MASSIMO CIULLO




Clicca sulla freccia-triangolino  (PLAY) per far partire il video

L'immagine può contenere: 17 persone, persone che sorridono, persone in piedi, folla e spazio all'aperto


Ed il Ministro Salvini parlò pure di Sant'elia (e delle rapine da Giancarlo)


Uno crede che il titolo è stato fatto solo ed unicamente per “attirare clic” (che poi da un clic o mille clic io non guadagno una lira, sia chiaro). Il fatto è che davvero il neo Ministro dell’Interno ha parlato di Sant’elia! Non ci credete? Basta cliccare ed ascoltare:





Naturalmente il Vice Premier ha parlato pure di altre cose ma quello della sicurezza è un tema davvero troppo importante che sta da sempre a cuore del leader leghista. Figuriamoci ora che ha la grande responsabilità di guidare le Prefetture e le Questure d’Italia (e quindi, nel concreto, gli uomini delle Forze dell’Ordine) se può dimenticarsene.



Certo l’intervistatrice gli fornisce un grande “assist” citandogli (anche se non lo fa con nome e cognome) il caso purtroppo assai noto della tabaccheria di Via Guglielmo Ciardi che è oggetto sistematico di rapine (spesso con pestaggi: qualche giorno fa è finito nuovamente in ospedale CLICCA QUI) tanto da averne collezionate oltre trenta!
Senza scomporsi (e/o dire demagogicamente che “non succederà più” e che “ora Sant’elia sarà presidiata giorno e notte con uomini armati di tutto punto” magari “anche servendoci dell’Esercito e di carri armati”) Salvini ha detto che probabilmente molte di quelle rapine son state commesse dalle stesse persone. 
E che quindi, evidentemente, va rivisto qualcosa a livello di Giustizia: “se tu negli anni approvi svuota carceri, sconti di pena, indulti, aiutini e aiutoni…no! La Certezza della pena è fondamentale: E chi sbaglia paga”.

E così il tabaccaio Giancarlo ora potrà contare sull’impegno del Ministro Salvini per la legalità e la sicurezza. E Dio solo sa quanto ne ha bisogno la nostra Sant’elia!


mercoledì 6 giugno 2018

AMMINISTRATIVE A BRINDISI: CHI VOTA UN DELINQUENTE CONDANNATO E' UN BANDITO PURE LUI


Il turno Amministrativo che vede interessati, Domenica 10 Giugno, milioni di italiani come sapete coinvolge pure Brindisi. E noi santeliesi siamo parte integrante della Città: eccome se lo siamo! Oltre ventimila di noi!

Ognuno ha le proprie idee e convinzioni politiche, la propria matrice culturale ed è giusto che sia così. Anche chi redige queste note ha le sue. In questa sede non è opportuno esporle né tanto meno “sbandierarle” ma una cosa va detta chiara: votare chi ha già fallito piu volte significa perseverare nell’errore.

Brindisi ha visto quasi tutti i suoi ultimi sindaci indagati ed arrestati. E se a qualcuno questo non sembra niente (è noto che, per molti, essere stato in galera è una nota di merito!!!) va detto che è pazzesco quello che è successo nella nostra povera città: sindaci, assessori, consiglieri arrestati!!!! E non se ne vergognano! Una volta, ero in un esercizio pubblico, sentì con le mie orecchie uno di loro che disse testualmente “il problema di Brindisi è la Magistratura”. Lo disse davvero. Manco sotto tortura direi chi era costui. Ma posso assicurarvi che è uno che c’era ed ancora c’è. Uno che ha gestito il potere.

Ebbene, io dico che il dramma di questa città sono quei delinquenti e banditi che sono stati –giustamente- arrestati dalla Polizia, portati in galera e giustamente condannati da quella Magistratura che quel “potente” signorotto locale disprezzava apertamente.
Persone che hanno rubato denaro pubblico. Uomini che hanno tradito i propri concittadini. Sindaci arrestati. Piu volte. E con una quindicina (o forse più) di capi di imputazione.
Cari santeliesi se votate costui/costoro non solo siete cretini: siete delinquenti come lui.

lunedì 30 aprile 2018

POLITICA - Taurino replica a Caroppo "ho già segnalato i gravi abusi a Salvini"

Anche se non riguarda direttamente il nostro Quartiere è bene prepararsi -informandosi ed informando, il più correttamente possibile- al rinnovo del Consiglio Comunale cittadino ed alla scelta del nuovo Sindaco. In questo post non approfondiremo tutta la questioni -il proposito, però, è di farlo a breve- ma solo riportiamo integralmente il Comunicato diramato qualche minuto fa da Paolo Taurino. Leggendo comprenderete un poco di cosa si sta parlando e, come detto, presto proveremo con molta semplicità ad illustrare ai lettori la situazione politico-Amministrativa di Brindisi a poco più di un mese dal giorno fissato per le elezioni comunali (Domenica 9 Giugno 2018). 

Ecco, dunque la nota di Paolo Taurino: 



Apprendo il contenuto della nota diramata dal coordinatore regionale  Lega Puglia Andrea Caroppo che senza alcuna motivazione e nonostante gli splendidi risultati raggiunti ha provveduto a commissariare il sottoscritto ed il partito in terra di Brindisi senza alcuna motivazione. 

Mi preme ricordare al Coordinatore regionale Caroppo che già giorni addietro ho provveduto a segnalare i gravi abusi da lui perpetrati presso L’ organo federale di responsabilità e garanzia  ed il collegio dei probiviri della Lega. 

Sarò costretto mio malgrado a tutelare le mie ragioni presso le sedi competenti. 
Ringrazio per la fantastica avventura tutti i dirigenti locali che insieme al sottoscritto hanno sdoganato la lega nord in terra di Brindisi, i 42.000 elettori che mi hanno dato fiducia alle ultime competizioni elettorali Nazionali , il vero ed unico coordinatore regionale On. Rossano Sasso ed il Presidente Matteo Salvini. 

Paolo Taurino 
Coordinatore Provinciale Lega Brindisi ( commissariato )

domenica 15 aprile 2018

RICORDANDO FRANCO SARDANO....


Le righe scritte ieri per ricordare Franco Sardano hanno trovato una vasta accoglienza in migliaia di persone che le hanno lette. Questo indica quanto era conosciuto Franco e quanto affetto e simpatia vi era nei suoi confronti.


Un coro unanime,  “no, non è possibile: non ci credo” , è stata la risposta spontanea di quelli che hanno appreso la notizia. Il “suo” bar di via Andrea Mantegna, totalmente tappezzato di manifesti funebri, ha visto numerose auto fermarsi. In molti scendevano dalle auto ed increduli leggevano la triste notizia. 



Franco Sardano ora è al cospetto di Dio, quel Dio che ci ha creato ed al quale tutti torneremo. E vede tutto nitido, tutto chiaro. Molto più di noi che siamo quaggiù e ci barcameniamo nella “nebbia” della vita. Il funerale cristiano si svolgerà oggi, Domenica 15 Aprile, presso la chiesa parrocchiale di Tuturano alle ore 15.


Vogliamo, attraverso alcune foto, ricordare alcuni frammenti della vita di Franco. Speriamo di non violare la privacy dei suoi familiari ed amici (ed in tal caso ce ne scusiamo sinceramente) ma sono degli scatti che meritano di essere visti e che mi piace pensare lo stesso Franco sarebbe stato d’accordo nel pubblicarle.

Coi suoi tesori: i due figli e l'amata nipotina


Siamo nel 76. Franco, appena tredicenne, in una grande struttura alberghiera

Lasciatemi definire "storica" questa foto. Franco è il quarto da sinistra nella fila in alto. Molti sono di Via Armando Spadini


Franco con alcuni collaboratori di Radio New Time





ciao Franco






sabato 14 aprile 2018

FRANCO SARDANO, INDIMENTICABILE


Davvero impossibile non scrivere due righe su questo sito in ricordo di Francesco Sardano morto oggi all’età di 56 anni. Francesco –per tutti Franco- era conosciutissimo a Brindisi e soprattutto a Sant’Elia, il quartiere dove ragazzino andò ad abitare.

Ancora molto giovane aprì lo storico “Bar Raffaello”, uno dei primi del quartiere e ad oggi ancora esistente (gestito ora dalla sorella Annarita). Erano i primi anni Ottanta e piazza Raffaello era, per così dire, il “centro commerciale” di Sant’elia: due bar (indimenticabile anche il Garden Bar di Franco Di Dio), l’edicola, il barbiere, il negozio di generi alimentari, la merceria, persino una boutique (la “Coquette”) ed un negozio di scarpe! Il tutto in un contesto che comprendeva anche il Consultorio Familiare (istituiti in Italia da pochi anni) in una struttura prefabbricata che ospitava anche l’ufficio vaccinazioni ed era sede del Consiglio Circoscrizionale.

Ebbene il Bar Raffaello di Franco Sardano era una “istituzione”: vulcanico e ricco di iniziative apportava spesso modifiche all’esercizio aggiungendo nuovi servizi che offriva alla sua fedele clientela. Ad esempio la ricevitoria per il Totocalcio (poi Totogol, SuperEnalotto eccetera) e persino il servizio fotocopie se la memoria non mi inganna!
Da non trascurare anche altre sue passioni: la collaborazione ad una delle prime “radio libere” di Brindisi (Radio New Time), l’organizzazione di tornei di calcetto (alcuni memorabili all’interno del centro “Buscicchio”) ed il calcio in generale, con il suo essere sfegatato milanista –lo sapevano tutti- che faceva il paio con l’altra sua passione: Vasco Rossi.

Una estate realizzò sul retro del bar un servizio di tavoli all’aperto ed aggiunse un piccolo forno: il Bar Raffaello era diventato anche pizzeria! Tale passione per la ristorazione (che aveva approfondito anche in esperienze fuori città) lo portò a quella che è stata (ed è tuttora) la sua ultima realizzazione. 

Verso la fine degli anni Ottanta, sulla scia del Bar Raffaello, nasce il “Bar Mantegna” (anche se tale nome non è mai stato molto conosciuto, anzi forse nessuno sa che si chiamava così).
Era successo che Franco aveva rilevato la gestione del piccolo bar del centro sportivo “Buscicchio” (che per tutti i santeliesi è –e resta- “la palestra”). E come era nel suo carattere lo aveva trasformato più volte apportando tante modifiche anche fisiche, strutturali.

Fino, come accennavamo prima, alla realizzazione di quello che era forse il suo “sogno”: una pizzeria all’aperto con servizi ai tavoli, musica e tanto altro. Ed è così che nacque il bar pizzeria “Al Parco”. In breve tempo l’esercizio di ristorazione –a conduzione familiare: coinvolta quasi l’intera sua famiglia e parenti stretti- divenne un luogo frequentatissimo, soprattutto d’estate. Con una clientela che andava ben oltre il raggio del quartiere ed anche della città.
E chissà cosa progettava per questa estate ormai alle porte. Ma non potrà realizzarlo, almeno non lui direttamente. Sant’elia –e Tuturano, la frazione dove era andato a vivere dopo il matrimonio- perde prematuramente Franco Sardano, si: anche lui un pezzo di storia del quartiere. A Dio Franco!

cosimo de matteis 

mercoledì 31 gennaio 2018

Il mio ricordo di Enzo Baldassarre

Per un sito dedicato esclusivamente al Quartiere Sant’Elia la morte di ogni suo cittadino dovrebbe essere un evento (triste) da condividere, nella fede e nella preghiera; nell’amicizia e nella vicinanza.
Non può essere fatto per ogni persona, per ovvie ragioni, ma la morte di Enzo Baldassarre non può essere trascurata.
Una bella foto di Enzo Baldassarre: sorridente, come spessissimo era 

Come molti ignoravo totalmente fosse seriamente malato (ho poi appreso che le persone a lui vicine –amici, colleghi politici, giornalisti- lo sapevano eccome).
Tralascio il “politico” e narro brevemente quanto ricordo di lui, personalmente.
Santeliese di piazza Segantini –una piazza, a suo modo, “storica” del quartiere, come le attigua piazza Fattori e piazza Tintoretto col “mini market”- ha abitato nel nostro quartiere, dalla prima metà degli anni Settanta, in un condominio all’epoca brulicante di ragazzi come tutto il Quartiere del resto.
E lì ha vissuto con la sua famiglia d’origine fin al matrimonio –con Gloria, altra santeliese- e quindi una permanenza nel quartiere di “soltanto” una ventina d’anni, anche meno (poi andarono ad abitare alla Commenda). Ma che anni! Quelli erano anni bellissimi: un quartiere popolare e popoloso che nasceva!

E nasceva pure la comunità cristiana: nel '73 viene eretta canonicamente la Parrocchia –significativamente intitolata a San Lorenzo da Brindisi, il dotto Cappuccino compatrono della città e grande Dottore della Chiesa- e nel '75 mons. Todisco nominava Don Angelo Iaia, giovane prete carovignese, primo parroco.
Come non ricordare la voce, diffusa dagli altoparlanti, che annunciavano la venuta e l’ingresso di Don Angelo. Chissà se fù Salvatore Antonazzo ad attrezzare la sua auto od altri collaboratori della prima –anzi: primissima- ora, per avvisare le persone che finalmente avevamo un Sacerdote!

Naturalmente tutti ricordiamo l’impegno, negli anni precedenti, del Salesiano don Quirico Terruli che, oltre a celebrare l’Eucaristia domenicale sotto i portici – una “primizia” che occorre attribuire al civico 2 di via Modigliani- benedisse moltissime case del nostro caro Quartiere.
Il soffermarmi su alcuni episodi della fase “pioneristica” della Parrocchia non è casuale: Enzo, e soprattutto la sua futura moglie, furono tra i primissimi giovani che si radunarono attorno a don Angelo. Gloria Bonafede e sua sorella Daniela –figlie dell’indimenticabile Guido- Massimo Biscosi, Patrizia Saponaro, Franco Cotrino, Luca Ferrari e certamente sto dimenticando tanti e tante.

Tutti ricordiamo che la sede provvisoria fu l’asilo di via Modigliani.  Lì si celebrava l'Eucaristia -feriale e festiva-  lì il catechismo, lì tutto. E tutti insieme: adulti, giovani, giovanissimi e bambini, come il sottoscritto. E tutto sotto l'amorevole cura e guida di don Angelo. 

Ecco, ho voluto narrare brevemente tutto ciò perché, direttamente o indirettamente, appartiene alla giovinezza di Enzo Baldassarre trascorsa appunto a Sant’Elia.


Questi sono i miei piccoli ricordi. Ora prego per la sua anima, adesso al cospetto dell’Altissimo, ed invito chi legge ad unirsi alla preghiera: di suffragio per la sua anima e perché il Signore doni consolozione e pace ai suoi cari: la moglie, i figli, i fratelli Danilo e Toni –son quelli che conosco- e tutti i familiari e parenti.
Enzo è morto la mattina di martedì 30 gennaio 2018, il funerale si terrà presso la chiesa dei Salesiani –parrocchia Sacro Cuore- in via Appia alle ore 15, mercoledì 31 Gennaio. Aveva solo sessanta anni. A Dio Enzo.

cosimo de matteis 


lunedì 29 gennaio 2018

La Parrocchia San Lorenzo ricorda Don Angelo Iaia: giovedì 1° febbraio 2018

Non si può dire che l'attuale vulcanico Parroco della  San Lorenzo da Brindisi, il 44enne mesagnese don Paolo Zofra, non ricordi come è doveroso il primo sacerdote che il Vescovo, allora Mons. Settimio Todisco, inviò nel quartiere Sant'elia. 

Da quando è alla guida della "chiesa madre" del quartiere, infatti, don Paolo ha dato ampio spazio -anche attraverso i mezzi informatici che con tanta solerzia utilizza a colui che fu il Primo Parroco: dalla nascente prima parrocchia -successivamente, nel 1998,sarebbe nata la parrocchia Cristo Salvatore- e dell'intero quartiere che ancora oggi, pur a 34 anni anni della sua prematura morte, lo ricorda.

La "sua" parrocchia, nel giorno anniversario del suo dies natalis, lo ricorderà nella Celebrazione Eucaristico appunto giorno 1° Febbraio. 

Di seguito potrete leggere il breve profilo rievocativa che ha scritto Giovanni Gentile, un parrocchiano della prima -anzi, primissima- ora. E che don Paolo pubblica nel sito della parrocchia. Basta cliccare qui