All’inizio di Via
Giovanni Boldini, sulla sinistra per chi arriva da Viale Caravaggio, si trova
una Statua. Essa raffigura il Sacro Cuore di Gesù ma parlare di “statua” è
riduttivo.
Sarebbe riduttivo
persino definirla una “semplice” Edicola, è di più. Provo a spiegarmi (e
comunque il corredo fotografico dovrebbe aiutare): parliamo di una area
realizzata con cura e tenuta molto bene.
Come spesso accade in
questi casi si tratta di una opera spontanea e sorta con i sacrifici – le offerte
, i contributi- da parte di benefattori.
I due principali
responsabili ora non sono più fra noi – essi sono entrambi morti nel giro di
pochi anni – da poco tempo. Ma accanto al loro determinante gesto vi sono
stati, lungo gli anni, i contributi di altre persone come abbiamo già detto.
Un po’ di storia –
narratami da mia madre che anch’essa ha raggiunto il mondo dei più- riguardo
questo luogo religioso, piccolo e bello: a metà degli anni Ottanta (e mi spiace
non poter essere più preciso)una persona aveva il desiderio, forse per
ringraziare il Cielo o forse un voto, chissà, di mettere nei pressi di casa sua
una statua. Dai ricordi che ho, inizialmente, pare che l’intenzione era di
collocare una immagine di Padre Pio poi invece si decise di mettere un Simulacro
del Sacro Cuore, una bella statua di Gesù insomma.
La persona abitava in
Piazza Caravaggio – proprio di fronte la chiesa parrocchiale “San Lorenzo da
Brindisi”- ed il luogo in questione era la adiacente via Boldini, dove già
insisteva un area destinata a verde pubblico.
La Statua originaria, mi raccontava mia madre,
ricevette una bella Benedizione in un contesto solenne e raccolto: essa venne data dall’allora Parroco don Giuseppe
Dello Tore il quale, da poco tempo, aveva preso il posto di Don Angelo Iaia
prematuramente scomparso nel febbraio del 1984.
Successivamente dirò perché
ho parlato di “statua originaria”, ma nel frattempo va detto che non ci si
limitò alla statua: venne decorosamente collocata su una colonna, decorata di
mattoni e non di grezzo cemento.
Non solo! Alla base
della colonna venne realizzato in muratura – e sempre mattonato- un piano
rialzato a mo’ di marciapiede, diciamo cosi. E non è finita: l’intera area
venne contornata da belle piante, recintata, con due ingressi con cancelletto.
Ed inoltre: venne realizzata una illuminazione “extra”, oltre a quella dei
lampioni circostanti.
Insomma, davvero una
bella realizzazione!
La cosa bella – che certamente
Gesù ha gradito tanto- è che in quel luogo durante l’intero mese di Giugno –
mese tradizionalmente dedicato al Cuore di Gesù- un gruppo di persone si
recavano nel pomeriggio per un momento di preghiera.
La persona che
realizzò la struttura era un uomo schivo, non particolarmente assiduo nella
frequenza dei sacramenti e della chiesa, ma vedeva con vivo piacere queste
persone – soprattutto donne- che venivano a pregare nel luogo da lui “creato”.
E poi vi era un'altra
persona, un uomo che aveva il garage proprio lì vicino e che spesso, nei
pomeriggi estivi, era lì seduto al fresco. Lui si adoperava affinché queste
donne avessero “tutti i comfort” ossia delle sedie e/o delle panche dove sedersi
durante la preghiera.
Mia madre Carolina
era grata e con l’uno e con l’altro e, da brava Zelatrice dell’Apostolato della
Preghiera (AdP, la Associazione che zela particolarmente la devozione al Sacro
Cuore secondo le indicazioni che ricevette Santa Margherita Maria Alacoque), era
colei che organizzava questi incontri/momenti e che avvisava le persone, le
radunava e guidava la preghiera.
Io talvolta ero
presente e ricordo bene quei momenti e quelle persone: molte di esse, tra cui
la mia mamma, han già raggiunto il Cielo e contemplano il Sacro Cuore e la
Gloria di Dio. Ma è giusto – ed anche doveroso dire- che durante gli anni
aderirono anche delle giovani signore che abitavano nei paraggi.
Ebbene, alcune di
esse oggi sono quelle che hanno portato avanti la Devozione al Cuore di Gesù ,
nelle due parrocchie del quartiere, e che tramite l’AdP zelano tale devozione
curando, ad esempio, i Primi Venerdì del mese ed anche momenti formativi di
catechesi e preghiera.
Ecco, questa è in breve
la oramai quarantennale storia di quella statua del Sacro Cuore.
Avevamo detto che ci fu
una prima statua ed ecco, in sintesi, come andarono le cose: l’effigie,
probabilmente a causa della forte calura estiva, si deformò leggermente e venne
sostituita da una seconda statua – che è quella attualmente esistente-
realizzata in un materiale più resistente al caldo.
La “vecchia” statua
del Cuore di Gesù venne successivamente trasferita circa un centinaio di metri
più avanti sempre lungo via Boldini e quando con mia madre transitavamo di lì,
a piedi o in macchina, lei mi rievocava con quanta solennità quella statua era
stata benedetta! Ora questa “prima” statua, già deformata dal caldo, non c’è più ed è stata rimossa.
Bene, ora non vi
resta che recarvi in Via Boldini e vedere de
visu tutto quanto vi ho raccontato. Non è difficile individuare il luogo e,
in ogni caso, cercherò di fornire la geo localizzazione e pubblicare/incorporare la mappa da Google
Map. Sacro Cuore di Gesù, io confido e spero in Te!
cosimo de matteis
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