mercoledì 3 aprile 2024

Statua Sacro Cuore di Gesù - Via Boldini

 

All’inizio di Via Giovanni Boldini, sulla sinistra per chi arriva da Viale Caravaggio, si trova una Statua. Essa raffigura il Sacro Cuore di Gesù ma parlare di “statua” è riduttivo.

Sarebbe riduttivo persino definirla una “semplice” Edicola, è di più. Provo a spiegarmi (e comunque il corredo fotografico dovrebbe aiutare): parliamo di una area realizzata con cura e tenuta molto bene.

Come spesso accade in questi casi si tratta di una opera spontanea e sorta con i sacrifici – le offerte , i contributi- da parte di benefattori.

I due principali responsabili ora non sono più fra noi – essi sono entrambi morti nel giro di pochi anni – da poco tempo. Ma accanto al loro determinante gesto vi sono stati, lungo gli anni, i contributi di altre persone come abbiamo già detto.

Un po’ di storia – narratami da mia madre che anch’essa ha raggiunto il mondo dei più- riguardo questo luogo religioso, piccolo e bello: a metà degli anni Ottanta (e mi spiace non poter essere più preciso)una persona aveva il desiderio, forse per ringraziare il Cielo o forse un voto, chissà, di mettere nei pressi di casa sua una statua. Dai ricordi che ho, inizialmente, pare che l’intenzione era di collocare una immagine di Padre Pio poi invece si decise di mettere un Simulacro del Sacro Cuore, una bella statua di Gesù insomma.



La persona abitava in Piazza Caravaggio – proprio di fronte la chiesa parrocchiale “San Lorenzo da Brindisi”- ed il luogo in questione era la adiacente via Boldini, dove già insisteva un area destinata a verde pubblico.

La Statua originaria, mi raccontava mia madre, ricevette una bella Benedizione in un contesto solenne e raccolto: essa  venne data dall’allora Parroco don Giuseppe Dello Tore il quale,  da poco tempo,  aveva preso il posto di Don Angelo Iaia prematuramente scomparso nel febbraio del 1984.

Successivamente dirò perché ho parlato di “statua originaria”, ma nel frattempo va detto che non ci si limitò alla statua: venne decorosamente collocata su una colonna, decorata di mattoni e non di grezzo cemento.

Non solo! Alla base della colonna venne realizzato in muratura – e sempre mattonato- un piano rialzato a mo’ di marciapiede, diciamo cosi. E non è finita: l’intera area venne contornata da belle piante, recintata, con due ingressi con cancelletto. Ed inoltre: venne realizzata una illuminazione “extra”, oltre a quella dei lampioni circostanti.

Insomma, davvero una bella realizzazione!

La cosa bella – che certamente Gesù ha gradito tanto- è che in quel luogo durante l’intero mese di Giugno – mese tradizionalmente dedicato al Cuore di Gesù- un gruppo di persone si recavano nel pomeriggio per un momento di preghiera.

La persona che realizzò la struttura era un uomo schivo, non particolarmente assiduo nella frequenza dei sacramenti e della chiesa, ma vedeva con vivo piacere queste persone – soprattutto donne- che venivano a pregare nel luogo da lui “creato”.

E poi vi era un'altra persona, un uomo che aveva il garage proprio lì vicino e che spesso, nei pomeriggi estivi, era lì seduto al fresco. Lui si adoperava affinché queste donne avessero “tutti i comfort” ossia delle sedie e/o delle panche dove sedersi durante la preghiera.

Mia madre Carolina era grata e con l’uno e con l’altro e,  da brava Zelatrice dell’Apostolato della Preghiera (AdP, la Associazione che zela particolarmente la devozione al Sacro Cuore secondo le indicazioni che ricevette Santa Margherita Maria Alacoque), era colei che organizzava questi incontri/momenti e che avvisava le persone, le radunava e guidava la preghiera.

Io talvolta ero presente e ricordo bene quei momenti e quelle persone: molte di esse, tra cui la mia mamma, han già raggiunto il Cielo e contemplano il Sacro Cuore e la Gloria di Dio. Ma è giusto – ed anche doveroso dire- che durante gli anni aderirono anche delle giovani signore che abitavano nei paraggi.

Ebbene, alcune di esse oggi sono quelle che hanno portato avanti la Devozione al Cuore di Gesù , nelle due parrocchie del quartiere, e che tramite l’AdP zelano tale devozione curando, ad esempio, i Primi Venerdì del mese ed anche momenti formativi di catechesi e preghiera.

Ecco, questa è in breve la oramai quarantennale storia di quella statua del Sacro Cuore.

Avevamo detto che ci fu una prima statua ed  ecco, in sintesi,  come andarono le cose: l’effigie, probabilmente a causa della forte calura estiva, si deformò leggermente e venne sostituita da una seconda statua – che è quella attualmente esistente- realizzata in un materiale più resistente al caldo.

La “vecchia” statua del Cuore di Gesù venne successivamente trasferita circa un centinaio di metri più avanti sempre lungo via Boldini e quando con mia madre transitavamo di lì, a piedi o in macchina, lei mi rievocava con quanta solennità quella statua era stata benedetta! Ora questa “prima” statua, già deformata dal caldo,  non c’è più ed è stata rimossa.

Bene, ora non vi resta che recarvi in Via Boldini e vedere de visu tutto quanto vi ho raccontato. Non è difficile individuare il luogo e, in ogni caso, cercherò di fornire la geo localizzazione  e pubblicare/incorporare la mappa da Google Map. Sacro Cuore di Gesù, io confido e spero in Te!

cosimo de matteis 



Nessun commento: